Sulla via Mort Subite, settore Golem |
Tuttavia, cosa c’è di male, in fondo, a voler restare ostinatamente un po’ bambini od a cercare di fare, anche in tarda età, qualcosa che non si è riusciti a fare da giovani.
Il Poster è appeso alla parete del piccolo soggiorno della mia casa di Calice Ligure ed io, ginocchia appoggiate sul divano, lo guardavo spesso andando con i ricordi alle belle giornate trascorse a scalare lì. Ed un giorno ho pensato: “che bello sarebbe scalarle tutte, prendermi un intero anno di libertà per i miei sessant'anni, nel 2020, e passarlo in Verdon. Cercare di salire tutte le ottanta vie da capocordata, con tante persone diverse, vivere lì in una specie di campo base dove poter ospitare amici ed amiche che vorranno condividere con me questa sorta di vacanza/avventura”.
Prima ancora di rendermi conto della difficoltà e degli ostacoli della cosa, mi sono precipitato a mettere al corrente tutti i miei amici delle mie intenzioni, con il sotteso scopo di volermi blindare all'interno del progetto.
Ora che l’ho detto a tutti, spiegato nei minimi dettagli, non mi posso più tirare indietro, lo devo portare avanti per non deludere gli altri ma soprattutto me stesso!
Le reazioni sono state le più varie: chi ha subito prenotato per sé la tal salita, chi mi ha definito "patetico vecchietto" che non vuole accettare che il suo tempo è ormai passato, chi entusiasta avrebbe voluto essere al mio posto, chi ha detto “come farai a scalare Papy on sight?”.
Come farò? Già ho cercato di facilitarmi la cosa perché ho stabilito che sì, le dovrò scalare tutte integralmente da capocordata, ma non necessariamente in libera. Cercherò di salirle nel modo migliore possibile, ma non importa se su alcuni passi, interi tiri o vie, dovrò ricorrere alla scalata artificiale. Per me è importante farle, vivere questa vita semplice nella natura, svegliarmi al mattino e non avere altra preoccupazione che scalare, lavorarmi un tiro sulla statica oppure riposare, leggere o cucinare e godere del mio tempo tutto per me.
Ho anche pensato che se non ci riesco in un anno posso sempre prendermi dell’altro tempo, che la vita passa dannatamente in fretta e non si riesce sempre a fare tutto quello che si vorrebbe.
Insomma, una pazzia di cui non sembrerebbe dover avere davvero bisogno, che mi costringerà a mollare momentaneamente lavoro, famiglia ed altre occupazioni, decisamente impegnativa per un uomo della mia età. Ma chi l’ha detto che bisogna sempre fare calcoli e meticolosi bilanci tra pro e contro e non abbandonarsi istintivamente al desiderio?
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RispondiEliminaciao, il progetto è assolutamente mirabolante, il sogno di molti appassionati del verdon, però bisognerebbe tener conto della stagione (l’Escales è esposta prevalentemente a sud, quindi prende tanto caldo, ma questo è notorio) e dello stato di alcune vie; alcune info di mia conoscenza: Eperon des Bananes: è piena di vegetazione e pressocchè disattrezzata, Le Genie des Alpages, Gravities Rainbow: controllare lo stato della chiodatura, pareva vecchiotta; Pain et Chocolat: è stata inglobata da una nuova via, (Encortoujourjame); Topo Hallucinogène: è stata inglobata da una nuova via (Les deux pieds dans le pas); Gravatation: è stata inglobata da una nuova via (ancora project); Papy on sight: è schiodata; Le Vent des Errances: ho visto dell’attrezzatura da artificiale di piccole dimensioni ed in condizioni davvero dubbie.
RispondiEliminaGrazie per le info, qualcosa ho già verificato di persona ed alcune vie penso le sostituirò con altre più meritevoli di livello almeno simile. Per quanto riguarda le condizioni climatiche, beh le stagioni a mia disposizione saranno almeno quattro per cui.... Se vuoi far parte del progetto l'invito è esteso a tout le monde. A bientot.
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